Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5565 del 7 maggio 1988

(1 massima)

(massima n. 1)

Si ha tentativo di rapina impropria, e non furto tentato in concorso con delitto contro la persona, nel caso in cui taluno, nel corso degli atti esecutivi e prima della sottrazione o dell'impossessamento della cosa altrui, usi violenza contro la persona per assicurarsi l'impunità. L'elemento caratteristico della fattispecie è costituito dal fatto che si tratta di una rapina «a tempi invertiti» nella quale, cioè, la violenza o la minaccia non figurano come modalità di azione tipica della sottrazione della cosa al detentore e del contestuale impossessamento da parte del suo autore, ma come mezzi diretti ad assicurare l'avvenuto impossessamento della cosa o per procurare l'impunità all'autore.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.