Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4630 del 15 maggio 1981

(1 massima)

(massima n. 1)

Anche se la volontà di proporre querela può ritenersi implicita nella stessa esposizione dei fatti da parte della persona offesa, dalla denuncia deve però risultare, in modo inequivoco, la precisa volontà del denunciante di veder perseguito il denunciato. Non può, pertanto, ravvisarsi la querela in un esposto che contenga la semplice narrazione dell'episodio senza accenno alcuno all'intenzione che si proceda penalmente contro il reo.

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