Cassazione civile Sez. III sentenza n. 5624 del 15 marzo 2005

(1 massima)

(massima n. 1)

Costituisce questione di merito, rimessa al giudice competente, valutare il grado di chiarezza della clausola contrattuale, ai fini dell'impiego articolato dei vari criteri ermeneutici; deve escludersi, quindi, che nel giudizio di cassazione possa procedersi a una diretta valutazione della clausola contrattuale, al fine di escludere la legittimitą del ricorso da parte del giudice di merito al canone ermeneutico del comportamento successivo delle parti.

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