Cassazione civile Sez. II sentenza n. 15538 del 23 luglio 2015

(1 massima)

(massima n. 1)

L'art. 83, comma 3, cod. proc. civ., nell'attribuire alla parte la facoltą di apporre la procura in calce o a margine di specifici e tipici atti del processo, fonda la presunzione che il mandato cosģ conferito abbia effettiva attinenza al grado o alla fase del giudizio cui l'atto che lo contiene inerisce, per cui la procura per il giudizio di cassazione rilasciata in calce o a margine del ricorso, in quanto corpo unico con tale atto, garantisce il requisito della specialitą del mandato al difensore, al quale, quando privo di data, deve intendersi estesa quella del ricorso stesso, senza che rilevi l'eventuale formulazione genericamente omnicomprensiva (ma contenente comunque il riferimento anche alla fase di cassazione) dei poteri attribuiti al difensore, tanto pił ove il collegamento tra la procura e il ricorso per cassazione sia reso esplicito attraverso il richiamo ad essa nell'intestazione dell'atto di gravame.

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