Cassazione civile Sez. III sentenza n. 15491 del 8 luglio 2014

(2 massime)

(massima n. 1)

In tema di danno da perdita della vita, nel caso in cui intercorra un apprezzabile lasso di tempo tra le lesioni colpose e la morte causata dalle stesse, č configurabile un danno biologico risarcibile, da liquidarsi in relazione alla menomazione della integritā fisica patita dal danneggiato sino al decesso. Tale danno, qualificabile come danno "biologico terminale", dā luogo ad una pretesa risarcitoria, trasmissibile "iure hereditatis" da commisurare soltanto all'inabilitā temporanea, adeguando tuttavia la liquidazione alle circostanze del caso concreto, ossia al fatto che, se pur temporaneo, tale danno č massimo nella sua intensitā ed entitā, tanto che la lesione alla salute non č suscettibile di recupero ed esita, anzi, nella morte .

(massima n. 2)

Il danno alla salute subito dai prossimi congiunti della vittima di un sinistro stradale costituisce danno non patrimoniale, risarcibile "iure proprio" in favore di tali soggetti, ove sia adeguatamente provato il nesso causale tra la menomazione dello stato di salute dei medesimi ed il fatto illecito.

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