Cassazione civile Sez. I sentenza n. 25296 del 11 novembre 2013

(2 massime)

(massima n. 1)

In tema di limiti derivanti ai poteri degli amministratori delle societā di capitali dall'oggetto sociale, la buona fede cui fa riferimento l'art. 2384 bis cod. civ. (nel testo anteriore al d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6) consiste nell'ignoranza dell'estraneitā dell'atto all'oggetto sociale e, dunque, la mala fede nella semplice conoscenza di tale estraneitā.

(massima n. 2)

Il contratto stipulato, con l'intervento di un mediatore, dall'amministratore di una societā per azioni che abbia ecceduto i propri poteri rappresentativi non vincola la societā, allorquando sia stata definitivamente accertata l'estraneitā dell'atto all'oggetto sociale; pertanto, non avendo beneficiato della mediazione, la societā non č tenuta al pagamento della relativa provvigione.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.