Cassazione civile Sez. II sentenza n. 8272 del 24 maggio 2012

(2 massime)

(massima n. 1)

Pur potendo le scritture private provenienti da terzi estranei alla lite essere liberamente contestate dalle parti, un diverso trattamento deve riservarsi a quelle, come il testamento olografo, la cui natura conferisce loro un'incidenza sostanziale e processuale intrinsecamente elevata, tale da richiedere la querela di falso onde contestarne l'autenticità.

(massima n. 2)

L'istanza di verificazione della scrittura privata disconosciuta può essere anche implicita, come quando si insista per l'accoglimento della pretesa presupponente l'autenticità del documento, e non esige la formale apertura di un procedimento incidentale, né l'assunzione di specifiche prove, quando gli elementi già acquisiti o la situazione processuale siano ritenuti sufficienti per una pronuncia al riguardo. (Nella specie, in applicazione dell'enunciato principio, la S.C. ha confermato la sentenza di merito, che aveva ritenuto idoneamente sollevata l'istanza di verificazione di un testamento olografo, in considerazione del chiaro permanere della volontà della parte di valersi della scrittura disconosciuta, evincibile dalle sue difese e dal dipanarsi istruttorio della causa).

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