Cassazione civile Sez. Lavoro sentenza n. 3236 del 10 febbraio 2011

(1 massima)

(massima n. 1)

Nel rito del lavoro, la contestazione dei criteri posti a base dei conteggi non equivale a semplice negazione del titolo degli emolumenti pretesi, di per sé non idonea a contestare l'esattezza del calcolo, né integra un comportamento processuale incompatibile con la negazione del fatto, in quanto, al contrario, essa implica, logicamente, l'affermazione della erroneitą della quantificazione.

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