Cassazione civile Sez. II sentenza n. 4382 del 23 febbraio 2009

(1 massima)

(massima n. 1)

L'azione con la quale si chiede, nei confronti dei comproprietari dell'immobile confinante, la rimozione, o comunque l'arretramento a distanza legale, di opere assunte come abusivamente eseguite, dą luogo ad un litisconsorzio necessario passivo e, quindi, in appello determina la configurazione di una ipotesi di cause inscindibili ai sensi dell'art. 331 c.p.c.; ne consegue che la mancata citazione in appello di uno dei litisconsorti costituisce un vizio rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del processo.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.