Cassazione civile Sez. III sentenza n. 6478 del 18 maggio 2000

(1 massima)

(massima n. 1)

Una volta assolto, in sede penale, il presunto responsabile di un sinistro stradale, imputato di omicidio colposo, con la formula «perché il fatto non costituisce reato», il giudice civile adito con la domanda di risarcimento del danno è tenuto ad effettuare una nuova ed autonoma valutazione degli elementi di fatto già valutati dal giudice penale, e può fare applicazione della presunzione di cui all'art. 2054, comma secondo, c.c., soltanto ove tale indagine non consenta di accertare il nesso eziologico tra condotta ed evento.

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