Cassazione civile Sez. I sentenza n. 3275 del 9 aprile 1996

(1 massima)

(massima n. 1)

Le dichiarazioni contenute nella citazione possono ritenersi riferibili direttamente all'attore ed assumere, pertanto, valore confessorio, in quanto volte al riconoscimento di fatti a sé contrari ed utili alla controparte e non quando concernano qualificazioni giuridiche di situazioni di fatto, non attribuibili in quanto tali all'attore, ma all'opera del procuratore, sicché esse non ostano ad una diversa ulteriore qualificazione giuridica del rapporto dedotto in giudizio.

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