Cassazione civile Sez. III sentenza n. 2438 del 19 aprile 1982

(1 massima)

(massima n. 1)

Se in una procedura di esecuzione mobiliare il debitore esecutato proponga opposizione deducendo, oltre che l'inesistenza del diritto del creditore a procedere ad esecuzione forzata e l'impignorabilitą assoluta dei beni staggiti, anche vizi formali del titolo esecutivo, del precetto e del pignoramento, la domanda configura una opposizione all'esecuzione per i primi motivi ed un'opposizione agli atti esecutivi per gli altri, con la conseguenza che, se il valore della causa ecceda i limiti della sua competenza, il pretore dovrą rimettere al tribunale soltanto la cognizione della prima, e ritenere, invece, il giudizio relativo all'opposizione agli atti esecutivi, devoluto alla sua competenza esclusiva ed inderogabile.

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