Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 27170 del 26 ottobre 2018

(1 massima)

(massima n. 1)

Ai fini della configurabilitā del riconoscimento del diritto del proprietario da parte del possessore, idoneo a interrompere il termine utile per il verificarsi dell'usucapione, ai sensi degli artt. 1165 e 2944 c.c., non č sufficiente un mero atto o fatto che evidenzi la consapevolezza del possessore circa la spettanza ad altri del diritto da lui esercitato come proprio, ma si richiede che il possessore, per il modo in cui questa conoscenza č rivelata o per fatti in cui essa č implicita, esprima la volontā non equivoca di attribuire il diritto reale al suo titolare. Costituendo la c.d. volontā "attributiva" del diritto un requisito normativo del riconoscimento, questa puō normalmente desumersi dall'essere state intavolate trattative con i titolari del diritto di proprietā ai fini dell'acquisto in via derivativa, restando invece esclusa quando tali iniziative siano ispirate dalla diversa volontā di evitare lungaggini giudiziarie per l'accertamento dell'usucapione, ovvero di prevenire in via conciliativa la relativa lite.

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