Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1822 del 16 gennaio 2018

(1 massima)

(massima n. 1)

I messaggi "WhatsApp" e gli "SMS" conservati nella memoria di un telefono cellulare sottoposto a sequestro hanno natura di documenti ai sensi dell'art. 234 cod. proc. pen., sicchč la loro acquisizione non costituisce attivitā di intercettazione disciplinata dagli artt. 266 e ss. cod. proc. pen., atteso che quest'ultima esige la captazione di un flusso di comunicazioni in atto ed č, pertanto, attivitā diversa dall'acquisizione "ex post" del dato conservato nella memoria dell'apparecchio telefonico che documenta flussi giā avvenuti.

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