Cassazione civile Sez. II sentenza n. 11575 del 22 giugno 2004

(2 massime)

(massima n. 1)

In tema di scioglimento di comunione, ai sensi dell'art. 720 c.c., l'applicazione del criterio (preferenziale e non obbligatorio) di comprendere per l'intero, nella quota di uno dei coeredi, l'immobile non comodamente desumibile, postula che l'attribuzione dei beni avvenga a favore del condividente che sia titolare della quota maggiore rispetto a quella degli altri comunisti.

(massima n. 2)

La disposizione di cui all'art. 789 c.p.c., nel prevedere che, in assenza di contestazioni all'udienza fissata per la discussione del progetto di divisione predisposto il giudice istruttore lo dichiari esecutivo, implica - per ciò stesso - che, invece, le eventuali contestazioni debbano essere espressamente sollevate nell'udienza in questione.

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