Cassazione civile Sez. III sentenza n. 762 del 19 gennaio 2016

(1 massima)

(massima n. 1)

L'azione revocatoria ordinaria presuppone per la sua esperibilitą la sola esistenza di un debito e non anche la sua concreta esigibilitą, sicché, prestata fideiussione a garanzia delle future obbligazioni del debitore principale nei confronti di un istituto di credito, gli atti dispositivi del fideiussore, successivi alla prestazione della fideiussione medesima, se compiuti in pregiudizio delle ragioni del creditore, sono soggetti alla predetta azione, ai sensi dell'art. 2901, n. 1, prima parte, c.c., in base al solo requisito soggettivo della consapevolezza del fideiussore (e, in caso di atto a titolo oneroso, del terzo) di arrecare pregiudizio alle ragioni del creditore ("scientia damni"), ed al solo fattore oggettivo dell'avvenuto accreditamento di denaro da parte della banca, senza che rilevi la successiva esigibilitą del debito restitutorio o il recesso dal contratto

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