Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11596 del 14 marzo 2008

(1 massima)

(massima n. 1)

Non integra gli estremi del reato di false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali (art. 496 c.p.) la condotta di colui che in sede di autocertificazione allegata alla domanda di ammissione per l'aggiudicazione di un appalto pubblico riempia un modulo prestampato fornito dall'ente appaltante dichiarando di non avere subito condanne incidenti sulla propria affidabilità morale e professionale, ancorché destinatario di sentenza di applicazione della pena, ex art. 444 c.p.p., risalente ad oltre cinque anni, in quanto la P.A. non può rimettere al richiedente la valutazione del carattere ostativo di taluni reati in ordine all'instaurazione di determinati rapporti, mentre oggetto dell'autocertificazione possono essere fatti e non già valutazioni, in conformità agli artt. 46 del D.P.R. n. 45 del 2000 e 75 D.P.R. 554 del 1999 il quale prevede che le dichiarazioni sulle condizioni ostative siano completate da idonea documentazione.

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