Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3325 del 23 marzo 1992

(1 massima)

(massima n. 1)

È ravvisabile la circostanza aggravante dell'art. 61 n. 11 c.p., quando il procacciatore di affari converta in proprio profitto la somma a lui affidata dal cliente (nella specie trattavasi di appropriazione indebita).

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