Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29 del 3 gennaio 2005

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di circostanze aggravanti comuni, ai fini della contestazione dell'ipotesi di cui all'art. 61, n. 7 c.p. (l'avere cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravitā) non č sufficiente la mera indicazione nel capo d'imputazione (nella fattispecie, reato di truffa) dell'importo della somma sottratta alla persona offesa, ma č necessario, ai fini della corretta formulazione dell'addebito, che sia esplicitata la valutazione circa la rilevante gravitā del danno, cosė da consentire l'esercizio del connesso diritto di difesa.

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