Cassazione civile Sez. III sentenza n. 2500 del 23 giugno 1975

(1 massima)

(massima n. 1)

Il principio dell'apparenza del diritto e dell'affidamento, fondato sull'incolpevole aspettativa del terzo di fronte ad una situazione ragionevolmente attendibile, ancorché non conforme a realtà, non opera quando il terzo sia messo dall'ordinamento in condizione di controllare la reale consistenza degli altrui poteri, ciò che avviene quando egli stipuli un contratto con un ente pubblico, la cui attività si svolge attraverso fattispecie procedimentali. Non può, pertanto, invocare il principio dell'apparenza colui che abbia stipulato un contratto con un organo incompetente di un ente pubblico (nella specie, direttore provinciale, anziché presidente, dell'E.N.A.L., unico organo competente, quest'ultimo, a concludere contratti).

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