Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24213 del 4 giugno 2013

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di determinazione della pena, quanto pił il giudice intenda discostarsi dal minimo edittale, tanto pił ha il dovere di dare ragione del corretto esercizio del proprio potere discrezionale, indicando specificamente, fra i criteri oggettivi e soggettivi enunciati dall'art. 133 c.p., quelli ritenuti rilevanti ai fini di tale giudizio. (Fattispecie in cui la Corte di Appello aveva confermato la pena irrogata dal primo giudice, assumendo il massimo edittale quale parametro per il computo della diminuente del rito abbreviato, senza dare risposta ai rilievi contenuti nei motivi di appello).

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