Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2515 del 13 marzo 1995

(1 massima)

(massima n. 1)

La contraffazione del numero originale del telaio impresso sul ciclomotore dalla casa costruttrice non integra né l'ipotesi delittuosa di cui all'art. 469 c.p., né quella contravvenzionale di cui all'art. 52 c.s. La prima, infatti, si riferisce alla contraffazione ed all'uso di impronte di pubblica autenticazione o certificazione, mentre l'altra non si realizza per i ciclomotori di cui all'art. 24 c.s., che sono estranei alla suindicata previsione normativa.

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