Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16569 del 2 maggio 2007

(1 massima)

(massima n. 1)

Al fine della sussistenza dell'ipotesi aggravata del reato di vilipendio di cadavere č sufficiente il dolo generico, ovvero la consapevolezza di operare la mutilazione, nella cui condotta č insito il vilipendio. (Nell'occasione la Corte ha ulteriormente affermato che la punibilitā va esclusa soltanto se si sia agito nel rispetto delle norme regolamentari ed in modo tale da non compiere sul feretro attivitā di manipolazione che tendano ad una modifica delle condizioni del cadavere).

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