Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6365 del 25 giugno 1985

(1 massima)

(massima n. 1)

La limitazione della reiterazione del beneficio della non menzione, all'ipotesi di reato anteriormente commesso, ed il diverso trattamento rispetto alla sospensione condizionale della pena, che può essere reiterata per un fatto successivo, trova giustificazione nella differente ratio dei due istituti, costituendo la sospensione condizionale della pena una possibile causa di estinzione del reato e la non menzione un particolare effetto della pronuncia riguardo ad esigenze di documentazione di rilevante interesse pubblico. Tale esigenza pubblicistica prevale sul beneficio individuale della non menzione quando, chi abbia subito una precedente condanna, commette un altro reato.

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