Cassazione penale Sez. III sentenza n. 456 del 21 aprile 1994

(1 massima)

(massima n. 1)

Nell'ipotesi in cui dopo una prima condanna, per la quale sia stata disposta la non menzione, ne venga inflitta altra per un delitto, commesso successivamente a quella precedente, il beneficio va revocato. (Nella specie la seconda pronuncia concerneva pena patteggiata per delitto. Il giudice dell'esecuzione aveva revocato il beneficio della non menzione, accordato con pregressa sentenza. La Corte ha ritenuto corretta la decisione, precisando che la pronuncia de qua č equiparata a quella di condanna della quale produce tutti gli effetti, ad eccezione di quelli espressamente esclusi da specifiche disposizioni).

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