Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 356 del 16 marzo 1995

(1 massima)

(massima n. 1)

Nel delitto di maltrattamenti il dolo, dovendo caratterizzarsi con l'intento di infliggere sofferenze fisiche e morali al soggetto passivo, č sė unitario, in modo da non confondersi con la coscienza e volontā di ciascun frammento della condotta, ma non č necessario che scaturisca da uno specifico programma criminoso rigorosamente finalizzato alla realizzazione del risultato effettivamente raggiunto.

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