Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33106 del 5 agosto 2003

(1 massima)

(massima n. 1)

Il dolo del delitto di maltrattamenti in famiglia non richiede la sussistenza di uno specifico programma criminoso, verso il quale la serie di condotte aggressive e lesive, sin dalla loro rappresentazione iniziale, siano finalizzate; č invece sufficiente la consapevolezza dell'autore del reato di persistere in un'attivitā vessatoria, giā posta in essere in precedenza, idonea a ledere la personalitā della vittima.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.