Cassazione civile Sez. II sentenza n. 2487 del 4 marzo 2000

(1 massima)

(massima n. 1)

La costruzione di un edificio da parte dei soci di una societą in nome collettivo su di un terreno di proprietą di quest'ultima comporta, ai sensi dell'art. 934 c.c., l'acquisizione della proprietą dell'intero edificio da parte dell'ente (sia stato l'immobile costruito con denaro della societą, ovvero dei soci, ipotesi, quest'ultima, legittimamente inquadrabile nell'istituto del conferimento sociale), che lo acquisisce al suo patrimonio, destinandolo al perseguimento degli scopi sociali ed alla garanzia dei propri debiti. Tale destinazione esclude, pertanto, che i singoli soci possano utilizzare il bene per fini personali, se non previo consenso di tutti i soci, ex artt. 2256, 2293 c.c., nel qual caso il socio, utilizzando il bene, non ne consegue il possesso, bensģ la semplice detenzione, cosģ che la (eventuale) trasformazione del titolo d'uso - da detenzione in possesso - potrą avvenire, in favore del socio, solo per effetto di un atto di interversione, senza che si possa, peraltro, legittimamente configurare in tali termini il semplice godimento del bene che si protragga per effetto del gią prestato consenso degli altri soci.

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