Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5791 del 9 giugno 1993

(1 massima)

(massima n. 1)

Nel giudizio direttissimo le parti non hanno l'onere di specificare le circostanze sulle quali si intendono escutere i testimoni. Invero la specifica formulazione dell'art. 451 c.p.p. che prevede la «presentazione», al dibattimento, senza citazione, di testimoni, ad iniziativa del pubblico ministero, dell'imputato e della parte civile, č indicativa della voluntas legis di assicurare la semplicitą e la celeritą del giudizio direttissimo, anche attraverso l'eliminazione di formalitą prescritte nel giudizio ordinario. Né la mancanza dell'obbligo di specificare le circostanze sulle quali i testimoni «presentati» dovranno essere escussi realizza una lesione del diritto di difesa, posto che le parti si trovano in una posizione «paritaria» assicurata dall'eguale diritto di «presentazione diretta» (e, pertanto, «a sorpresa») dei testimoni.

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