Cassazione civile Sez. II sentenza n. 10500 del 7 dicembre 1994

(2 massime)

(massima n. 1)

L'obbligo di rispettare le distanze legali tra le costruzioni prescinde dalla dimostrazione, da parte del titolare del diritto dominicale leso, della sussistenza di un concreto pregiudizio della sua posizione giuridica, in quanto il legislatore (in relazione anche ad esigenze di sicurezza ed igiene) ha compiuto un'astratta e generale valutazione dell'illegittimità della violazione delle distanze stesse. Né può porsi un problema di interesse ad agire, questo essendo connaturato alla prospettazione, da parte del soggetto legittimato, di una lesione o sottoposizione a pericolo o discussione di un diritto.

(massima n. 2)

La maggiore gravosità del peso imposto sul fondo servente, che integra, ai sensi dell'art. 1067 c.c., l'ipotesi di aggravamento vietato della servitù, può configurarsi quando una tettoia, di cui sia stata autorizzata la costruzione a distanza inferiore a quella legale, viene sostituita da una scala esterna, in considerazione del passaggio di persone che sia destinato a verificarsi sulla scala e delle relative occasioni di inspectio sul fondo servente.

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