Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 628 del 3 giugno 1993

(2 massime)

(massima n. 1)

In tema di equa riparazione per l'ingiusta detenzione il giudice di merito, nel valutare il comportamento del soggetto, al fine di stabilire se abbia dato causa o concorso a dare causa alla detenzione con dolo o colpa grave, non potrà mettere in discussione il diritto costituzionale di difesa ma le modalità di esercizio di esso, che possono dar luogo a quella condotta, dolosa o gravemente colposa, tenuta nel corso del processo, che è in rapporto di causalità con l'ingiusta detenzione.

(massima n. 2)

In tema di equa riparazione per l'ingiusta detenzione, il giudice deve precisare quale causa di esclusione del diritto azionato, dolo o colpa grave, ricorra nel caso in esame e non può genericamente affermare che l'istante ha concorso con dolo o quantomeno con colpa grave alla causazione della detenzione, in quanto la causa ostativa al diritto all'equa riparazione per l'ingiusta detenzione deve essere accertata in modo specifico.

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