Cassazione civile Sez. I sentenza n. 6226 del 13 marzo 2013

(2 massime)

(massima n. 1)

In tema di concorrenza sleale, il carattere essenziale e tipico dell'azione inibitoria ex art. 2599 cod. civ. č quello di apprestare una tutela giurisdizionale preventiva rivolta verso il futuro. Ne consegue che la pronuncia di inibitoria implica non solo l'ordine di cessare una attivitā in atto, ma anche quello di astenersi in futuro dal compiere una certa attivitā, pur se nel frattempo cessata.

(massima n. 2)

L'ordine di pubblicazione del dispositivo della sentenza che accerti atti di concorrenza sleale e le modalitā in cui esso deve essere eseguito costituiscono esercizio di un potere discrezionale ed insindacabile del giudice del merito, che prescinde dalla stessa individuazione del danno e della sua riparabilitā mediante la pubblicazione dell'indicato dispositivo, trattandosi di sanzione autonoma, diretta a portare a conoscenza del pubblico la reintegrazione del diritto offeso.

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