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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19618 del 12 febbraio 2014
«Nel dibattimento di appello, il contenuto della deposizione di un testimone o di un'altra parte può essere contestato sulla base delle dichiarazioni contenute nel fascicolo del pubblico ministero ed i relativi verbali possono essere utilizzati per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27879 del 26 giugno 2014
«In materia di prove, non è consentito l'esercizio del potere istruttorio del giudice, di cui all'art. 507 cod. proc. pen., al fine di recuperare al fascicolo del dibattimento un atto ontologicamente irripetibile del medesimo procedimento (nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22053 del 23 maggio 2013
«È legittima l'acquisizione, ex art. 507 c.p.p., dalle intercettazioni autorizzate ed eseguite in procedimenti diversi e fatte oggetto di trascrizione peritale nel procedimento di importazione, ancorchè non depositate e trasmesse, a norma degli...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14139 del 8 aprile 2015
«Ai fini dell'applicazione dell'ultima parte dell'art. 511, comma secondo, cod. proc. pen., in base al quale la lettura dei verbali di dichiarazioni è disposta solo dopo l'esame della persona che le ha rese, a meno che l'esame non abbia luogo, è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36210 del 3 settembre 2013
«Il verbale di sequestro è atto irripetibile che deve essere inserito nel fascicolo per il dibattimento, in quanto contiene la descrizione della situazione di fatto esistente in un preciso momento e suscettibile di successiva modificazione, con la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12038 del 23 marzo 2015
«Ai fini della legittimità della lettura in dibattimento di dichiarazioni rese in sede di indagini preliminari da cittadina straniera alla polizia giudiziaria e della valutazione circa l'impossibilità di loro ripetizione, non sono elementi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16445 del 15 aprile 2014
«Ai fini dell'utilizzabilità, mediante lettura, delle dichiarazioni rese in sede predibattimentale dal testimone divenuto irreperibile non è sufficiente l'infruttuoso espletamento delle ricerche previste dall'art. 159 cod. proc. pen., ma è altresì...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10069 del 10 marzo 2015
«Non è abnorme l'ordinanza con la quale il giudice dell'udienza preliminare, erroneamente qualificando come "fatto nuovo" un reato legato dal vincolo della continuazione a quelli già contestati, neghi al pubblico ministero la possibilità di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4175 del 28 gennaio 2015
«La modifica in udienza del capo di imputazione, consistente nella diversa indicazione della data del commesso reato, non costituisce modifica dell'imputazione, rilevante ex art. 516 cod. proc. pen., allorché non comporti alcuna significativa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16989 del 16 aprile 2014
«In tema di nuove contestazioni, la modifica dell'imputazione di cui all'art. 516 c.p.p. e la contestazione di un reato concorrente o di una circostanza aggravante di cui all'art. 517 c.p.p. possono essere effettuate all'esito dell'istruttoria...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51248 del 10 dicembre 2014
«È legittima la modifica dell'imputazione da parte del P.M. prima della formale apertura del dibattimento, in quanto essa non deve necessariamente fondarsi sugli esiti dell'istruttoria dibattimentale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47666 del 19 novembre 2014
«Nel caso in cui il Pubblico Ministero proceda, sulla base delle dichiarazioni testimoniali della persona offesa, a contestare all'imputato un reato concorrente ai sensi dell'art. 517 cod. proc. pen., tali dichiarazioni possono essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9696 del 5 marzo 2015
«L'atto con il quale il Pubblico Ministero modifica la imputazione ex artt. 516-517 cod. proc. pen., non ha efficacia interruttiva della prescrizione, poiché esso non è compreso nell'elenco degli atti espressamente previsti dall'art. 160, comma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42827 del 13 ottobre 2014
«La Corte di appello, quando, riqualificando un fatto giudicato dal tribunale, lo riconduce ad una fattispecie di reato di competenza del giudice di pace, può decidere, anche fuori dai casi previsti dall'art. 6 del D.Lgs. n. 74 del 2000, nel merito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44862 del 27 ottobre 2014
«Non viola il principio di correlazione tra accusa e sentenza la decisione di condanna per il reato di furto consumato a fronte della contestazione di furto tentato, quando non vi è modifica del fatto penalmente rilevante indicato in contestazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47527 del 29 novembre 2013
«Ai fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui all'art. 521 cod. proc. pen. deve tenersi conto non solo del fatto descritto in imputazione, ma anche di tutte le ulteriori risultanze probatorie portate a conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35574 del 27 agosto 2013
«L'obbligo di correlazione tra accusa e sentenza è violato non da qualsiasi modificazione rispetto all'accusa originaria, ma soltanto nel caso in cui la modificazione dell'imputazione pregiudichi la possibilità di difesa dell'imputato: la nozione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9706 del 5 marzo 2015
«Non viola il principio di correlazione tra accusa e sentenza la decisione di condanna in cui è ritenuta la sussistenza della continuazione tra più condotte, tutte autonomamente integratici della norma incriminatrice contestata, e non un unico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22368 del 24 maggio 2013
«Viola il principio di correlazione con l'accusa la sentenza che, in presenza di una imputazione di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi, riqualifichi il fatto come vendita illegale delle armi medesime. (In applicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11228 del 17 marzo 2015
«È ammissibile il ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza con la quale il giudice d'appello abbia dichiarato la nullità di quella di primo grado e ordinato la trasmissione degli atti al P.M., sempre che sussista un concreto interesse...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42674 del 17 ottobre 2013
«È nulla la sentenza di patteggiamento nella cui epigrafe sia riportata un'imputazione diversa da quella contestata dal P.M. e oggetto dello stesso patteggiamento qualora detta diversità determini una significativa modifica dell'imputazione tale da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 52229 del 16 dicembre 2014
«Nell'ipotesi di mutamento della composizione dell'organo giudicante, il principio per il quale le prove precedentemente acquisite non possono essere direttamente utilizzate mediante lettura dei relativi verbali, in assenza del consenso delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20351 del 15 maggio 2014
«Il principio di immutabilità del giudice trova applicazione anche nel procedimento di esecuzione e comporta che la decisione debba essere assunta dallo stesso giudice che ha provveduto alla trattazione della procedura, ma non impedisce che nella...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32367 del 24 luglio 2013
«Il principio di immutabilità del giudice non trova applicazione nel giudizio abbreviato cd semplice (cioè senza integrazione probatoria), sia perché l'art. 442 c.p.p. non richiama l'art. 525 c.p.p., sia perché questa disposizione si riferisce ad...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31924 del 23 luglio 2013
«Non viola il principio di immutabilità del giudice, e quindi non è causa di nullità, il mutamento del giudice immediatamente dopo la dichiarazione di apertura del dibattimento ma prima della decisione sull' ammissione delle prove.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46010 del 6 novembre 2014
«Ai fini della lettura e della utilizzabilità di dichiarazioni predibattimentali di un soggetto divenuto successivamente irreperibile, è necessario che il giudice abbia praticato ogni possibile accertamento sulla causa dell'irreperibilità e che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2548 del 21 gennaio 2015
«La regola di giudizio compendiata nella formula "al di là di ogni ragionevole dubbio", impone di pronunciare condanna a condizione che il dato probatorio acquisito lasci fuori soltanto eventualità remote, pur astrattamente formulabili e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 53512 del 23 dicembre 2014
«Il principio dell'"oltre ogni ragionevole dubbio", non può essere utilizzato, nel giudizio di legittimità, per valorizzare e rendere decisiva la duplicità di ricostruzioni alternative del medesimo fatto emerse in sede di merito su segnalazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8326 del 24 febbraio 2015
«Qualora dall'eventuale accoglimento dell'impugnazione proposta dall'imputato non possa derivare alcun pregiudizio alla parte civile, quest'ultima, non avendo interesse a formulare proprie conclusioni nel conseguente giudizio, pur se esercita il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7908 del 23 febbraio 2015
«In tema di sentenza dichiarativa di estinzione del reato per intervenuta prescrizione, la falsità di un documento può essere dichiarata, ai sensi dell'art. 537 cod. proc. pen., solo se le risultanze processuali siano tali da consentire di...»