Cassazione civile Sez. III sentenza n. 10987 del 10 dicembre 1996

(1 massima)

(massima n. 1)

Il danneggiante, nei rapporti con il danneggiato, ha interesse ad invocare la responsabilità di terzi soltanto se può dimostrare l'interruzione del nesso causale tra la propria condotta e l'evento dannoso, e cioè che questo è stato determinato dall'eccezionale efficienza causale della sopravvenuta condotta altrui, viceversa ne è responsabile, anche se altri, nel tentativo di eliminare le conseguenze dannose di esso, le hanno invece aggravate.

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