(massima n. 1)
L'assistenza all'invalido può essere prestata anche svolgendo compiti che si risolvano in un'utilità per lui e, tuttavia, si deve tenere conto, ponendoli a raffronto, anche dei tempi di assistenza diretta prestata. In ogni caso, nel compiere tale operazione, è necessario avere ben presente, nell'ambito dell'organizzazione del lavoro, se effettivamente durante il permesso dal lavoro sia stato sottratto tempo all'assistenza del disabile. (Nel caso in esame, il Collegio riteneva che la Corte territoriale fosse incorsa nella violazione dell'art. 116 c.p.c. laddove - pur non essendo stato contestato in giudizio il fatto che il lavoratore aveva chiesto un permesso in relazione ad una giornata di lavoro in cui era stato assegnato ad un turno da svolgersi nelle ore notturne - aveva ritenuto che l'essersi allontanato dal domicilio dove si trovava l'invalida da assistere nelle ore diurne immediatamente precedenti - come accertato dai controlli effettuati da una agenzia investigativa per ciò incaricata dalla datrice di lavoro - costituisse uno sviamento della funzione assistenziale da svolgere nella giornata di permesso.)