(massima n. 1)
Quando nella procedura di amministrazione di sostegno, la volontà dell'amministrata è stata disattesa senza una effettiva motivazione dal momento che la Corte d'appello non ha indaga too sulle ragioni del conflitto e non ha spiegato perché sarebbe necessaria nell'interesse della beneficiaria la collaborazione tra la sorella che non ha funzioni di caregiver e l'amministratore. È infatti comprensibile che si scelga un terzo estraneo quando il conflitto sussiste tra l'amministrato e i suoi familiari, ma se il conflitto è tra i familiari, e solo uno di essi ha la funzione di caregiver si deduce, occorre valutare con una motivazione rafforzata se effettivamente il conflitto possa dare luogo a pregiudizi per il beneficiario e ciò in relazione ai compiti che sono stati attribuiti all'amministratore e agli eventuali compiti che invece sono stati lasciati alla rete familiare.