Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37825 del 29 aprile 2022

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di omicidio, la mera preordinazione del delitto, intesa come apprestamento dei mezzi minimi necessari all'esecuzione, nella fase a quest'ultima immediatamente precedente, non č sufficiente a integrare l'aggravante della premeditazione, che postula invece il radicamento e la persistenza costante, per un apprezzabile lasso di tempo, nella psiche del reo del proposito omicida, del quale sono sintomi il previo studio delle occasioni e dell'opportunitā per l'attuazione, un'adeguata organizzazione di mezzi e la predisposizione delle modalitā esecutive. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto configurabile la premeditazione nell'attivitā di organizzazione e di pianificazione dell'azione omicida, mediante un lungo e accurato studio dello stato dei luoghi e delle abitudini della vittima).

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