Cassazione civile Sez. VI-5 ordinanza n. 6380 del 8 marzo 2021

(2 massime)

(massima n. 1)

In materia di riscossione delle imposte, l'art. 170 cod. civ., nel disciplinare le condizioni di ammissibilità dell'esecuzione sui beni costituiti nel fondo patrimoniale, detta una regola applicabile anche all'iscrizione di ipoteca non volontaria, ivi compresa quella di cui all'art. 77 del d.P.R. 3 marzo 1973, n. 602. Ne consegue che, l'iscrizione ipotecaria di cui D.P.R. n. 602 del 1973, ex art. 77, è ammissibile anche sui beni facenti parte di un fondo patrimoniale alle condizioni indicate dall'art. 170 c.c., sicchè è legittima solo se l'obbligazione tributaria sia strumentale ai bisogni della famiglia o se il titolare del credito non ne conosceva l'estraneità ai bisogni della famiglia.

(massima n. 2)

Al fine di contrastare l'aggredibilità al fondo patrimoniale rinvenibile in un preavviso di iscrizione ipotecaria, l'onere di provare l'estraneità dei crediti ai bisogni familiari può essere assolto anche grazie a quanto emerso nel procedimento penale riguardante l'emissione e la mancata contabilizzazione della fatture, fatto originante l'accertamento e la successiva cartella; la partecipazione dell'ufficio al procedimento penale nella qualità di persona offesa prova anche la conoscenza di detta estraneità in capo allo stesso creditore.

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