Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21989 del 8 luglio 2020

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di esercizio abusivo della professione medica, risponde a titolo di concorso nel reato il responsabile di uno studio medico che consenta o agevoli lo svolgimento dell'attivitą da parte di soggetto che egli sa non essere munito di abilitazione. (In motivazione, la Corte ha precisato che il professionista abilitato non versa in posizione di garanzia rispetto al reato commesso dal soggetto non abilitato, sicché la responsabilitą a titolo di concorso si fonda sulla consapevolezza dell'assenza del titolo ed il connesso assenso, anche tacito, all'esecuzione di atti professionali).

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