Cassazione civile Sez. V sentenza n. 24188 del 13 novembre 2006

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di imposte sui redditi e con riferimento alla determinazione del reddito d'impresa, l'art. 62 del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, il quale esclude l'ammissibilitą di deduzioni a titolo di compenso per il lavoro prestato o l'opera svolta dall'imprenditore, limitando la deducibilitą delle spese per prestazioni di lavoro a quelle sostenute per lavoro dipendente e per compensi spettanti agli amministratori di societą di persone, non consente di dedurre dall'imponibile il compenso per il lavoro prestato e l'opera svolta dall'amministratore unico di societą di capitali: la posizione di quest'ultimo č infatti equiparabile, sotto il profilo giuridico, a quella dell'imprenditore, non essendo individuabile, in relazione alla sua attivitą gestoria, la formazione di una volontą imprenditoriale distinta da quella della societą, e non ricorrendo quindi l'assoggettamento all'altrui potere direttivo, di controllo e disciplinare, che costituisce il requisito tipico della subordinazione. (rigetta, Comm. Trib. Reg. Bolzano, 1 Dicembre 2000).

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