Cassazione civile Sez. V sentenza n. 14035 del 23 maggio 2019

(1 massima)

(massima n. 1)

La proposizione di un ricorso per cassazione in palese violazione dell'art. 366 c.p.c., tale da concretare un errore grossolano del difensore nella redazione dell'atto, giustifica la condanna della parte - che risponde delle condotte del proprio avvocato ex art. 2049 c.c. - al risarcimento dei danni per responsabilitą processuale aggravata ai sensi dell'art. 96, comma 3, c.p.c..

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