Consiglio di Stato Sez. III sentenza n. 4125 del 18 giugno 2019

(1 massima)

(massima n. 1)

L'informativa antimafia può essere emessa dalla Prefettura laddove si rinvengano elementi indiziari, gravi, precisi e concordanti, che lascino ritenere il pericolo di infiltrazione mafiosa per la presenza, nella compagine sociale, o per il controllo e la direzione, esercitati anche di fatto, di soggetti condannati per eventuali delitti-spia tra i quali rientra anche quello previsto dall'art. 260 del D.Lgs. n. 152/2006.

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