(massima n. 1)
            Vanta  una situazione  differenziata  e  qualificata, meritevole  di  tutela  nelle  forme  dell'azione contra silentium in ordine ad una istanza sollecitatoria dei poteri sindacali  di  cui  agli  artt.  50  e  54,  t.u.e.l., il privato, proprietario  di  un  bene, il  quale  prospetti all'Amministrazione la sussistenza  di  un  pericolo per l'igiene  o  per  l'incolumitą  pubblica, e  non  gią  per  il proprio  diritto  dominicale,  derivante  dall'abusiva occupazione  del  proprio  bene  perpetrata  da  una  serie indeterminata  di  soggetti  con  modalitą  tali  da  non costituire pił o soltanto un semplice spossessamento del bene e, quindi, un fatto illecito avente mera rilevanza inter  privatos, ma  da  costituire  un  pericolo  per  l'igiene, l'ordine  e  la  sicurezza  pubblici,  e  invochi  conseguentemente  l'intervento  dell'Amministrazione  stessa a  tutela  dell'incolumitą  pubblica;  in  questa  caso,  infatti, l'aspettativa  differenziata  e  qualificata  del  privato  si radica  nel  fatto che  il  proprio  bene  diventa  luogo, strumento  e occasione in  cui  e/o per  cui  si  realizza, ad opera di terzi, il turbamento dell'ordine, dell'igiene o  dell'incolumitą  pubblica, con  tutta  una  serie  di ipotizzabili effetti negativi (civili, penali e amministrativi), sul  piano  patrimoniale  e  morale,  per  la  sua  sfera  giuridica,  sicché  egli  vanta  innegabilmente  una  situazione che  impone  all'Amministrazione,  pur  nell'ampio  potere discrezionale di apprezzare i presupposti degli artt. 50 e 54,  cit.  t.u.e.l,  l'obbligo  di  adottare  un  provvedimento espresso.