Consiglio di Stato Sez. III sentenza n. 5601 del 14 novembre 2014

(1 massima)

(massima n. 1)

Vanta una situazione differenziata e qualificata, meritevole di tutela nelle forme dell'azione contra silentium in ordine ad una istanza sollecitatoria dei poteri sindacali di cui agli artt. 50 e 54, t.u.e.l., il privato, proprietario di un bene, il quale prospetti all'Amministrazione la sussistenza di un pericolo per l'igiene o per l'incolumitą pubblica, e non gią per il proprio diritto dominicale, derivante dall'abusiva occupazione del proprio bene perpetrata da una serie indeterminata di soggetti con modalitą tali da non costituire pił o soltanto un semplice spossessamento del bene e, quindi, un fatto illecito avente mera rilevanza inter privatos, ma da costituire un pericolo per l'igiene, l'ordine e la sicurezza pubblici, e invochi conseguentemente l'intervento dell'Amministrazione stessa a tutela dell'incolumitą pubblica; in questa caso, infatti, l'aspettativa differenziata e qualificata del privato si radica nel fatto che il proprio bene diventa luogo, strumento e occasione in cui e/o per cui si realizza, ad opera di terzi, il turbamento dell'ordine, dell'igiene o dell'incolumitą pubblica, con tutta una serie di ipotizzabili effetti negativi (civili, penali e amministrativi), sul piano patrimoniale e morale, per la sua sfera giuridica, sicché egli vanta innegabilmente una situazione che impone all'Amministrazione, pur nell'ampio potere discrezionale di apprezzare i presupposti degli artt. 50 e 54, cit. t.u.e.l, l'obbligo di adottare un provvedimento espresso.

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