Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24634 del 31 maggio 2018

(1 massima)

(massima n. 1)

Integra il reato di frode informatica, previsto dall'art. 640-ter cod. pen., - e non quello di peculato - la modifica di apparecchi elettronici di gioco idonea ad impedire il collegamento con la rete dell'Agenzia monopoli di Stato ed il controllo sul flusso effettivo delle giocate e delle vincite totalizzate, di modo che il titolare della concessione si appropri delle somme spettanti allo Stato a titolo di imposta. (Nel caso di specie vi era stata l'alterazione del funzionamento di un sistema informatico, finalizzata a procurarsi fraudolentemente la "percentuale" di danaro, pari al 13,5%, corrispondente al tributo da versarsi allo Stato per ciascuna giocata).

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