Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27922 del 18 giugno 2018

(1 massima)

(massima n. 1)

Ai fini dell'applicabilitą dell'esimente della provocazione di cui all'art. 599 cod. pen., non costituisce "fatto ingiusto", rispetto alle offese poi indirizzate alla persona offesa e riferite al suo aspetto fisico, la condotta della stessa vittima della diffamazione, la quale, durante una conferenza stampa, quale difensore civico, esercitando il proprio diritto di critica politica, abbia fatto riferimento alla condanna dell'autore della diffamazione per il reato di associazione mafiosa. (Nella specie, la Corte ha ritenuto irrilevante che la persona offesa non avesse correttamente richiamato il titolo del reato attribuito all'imputato).

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.