Cassazione civile Sez. I sentenza n. 2130 del 1 marzo 1988

(1 massima)

(massima n. 1)

Con riguardo ad immobile acquistato da un coniuge, la domanda proposta dall'altro coniuge, per far valere la simulazione relativa, in relazione ad un dedotto patto di intestazione del bene ad entrambi, non può essere basata su preliminare di vendita, nel quale i due coniugi abbiano assunto congiuntamente la qualità di promissari, dato che il relativo contratto, essendo anteriore alla vendita definitiva, non è in grado di fornire la dimostrazione documentale della controdichiarazione, la quale presuppone l'accordo simulato e quindi non può precederlo.

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