Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 15283 del 25 luglio 2016

(2 massime)

(massima n. 1)

Sono devolute alla giurisdizione del giudice ordinario ed alla competenza in unico grado della Corte di appello operante in materia di indennitą di esproprio, le controversie relative alla determinazione degli indennizzi previsti in caso di adozione, da parte della P.A., di un provvedimento di "acquisizione sanante" ex art. 42 bis del d.P.R. n. 327 del 2001, ivi incluse le somme dovute al proprietario per il periodo di occupazione senza titolo del bene - a norma del comma 3 di detto articolo - nella misura del 5 per cento annuo del valore venale dello stesso.

(massima n. 2)

In materia di espropriazione per pubblica utilitą, la controversia relativa alla determinazione e corresponsione dell'indennizzo, globalmente inteso, previsto per la cd. acquisizione sanante di cui all'art. 42-bis del D.P.R. n. 327 del 2001 č devoluta alla competenza, in unico grado, della Corte di appello, che costituisce la regola generale prevista dall'ordinamento di settore per la determinazione giudiziale delle indennitą dovute, nell'ambito di un procedimento espropriativo, a fronte della privazione o compressione del diritto dominicale dell'espropriato, dovendosi interpretare in via estensiva l'art. 29 del D.Lgs. n. 150 del 2011, tanto pił che tale norma non avrebbe potuto fare espresso riferimento a un istituto - quale quello della "acquisizione sanante" - introdotto nell'ordinamento solo in epoca successiva. (Rigetta, Trib. Roma, 17 giugno 2014).

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