Cassazione civile Sez. II sentenza n. 12428 del 16 dicembre 1993

(2 massime)

(massima n. 1)

L'individuazione della causa simulandi, che, identificandosi nel motivo o scopo pratico che ha indotto le parti a creare l'apparenza contrattuale, non deve risolversi necessariamente in un concreto vantaggio per tutte le parti dell'accordo simulatorio, non è indispensabile per l'accertamento di questo accordo, del quale costituisce solo un importante indizio rivelatore.

(massima n. 2)

La scrittura privata con firma autenticata non ha la piena efficacia probatoria dell'atto pubblico (art. 2700 c.c.) ma, se riconosciuta ed autenticata, fa piena prova solo della provenienza delle dichiarazioni da chi le ha sottoscritte e non della loro verità intrinseca, che può essere, conseguentemente, contestata con ogni mezzo di prova, senza necessità della querela di falso.

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