Consiglio di Stato Sez. V sentenza n. 3154 del 15 maggio 2019

(2 massime)

(massima n. 1)

Se viene impugnato un atto di rideterminazione dei canoni concessori occorre valutare se lo stesso sia per esercizio di attivitā vincolata ovvero per atto discrezionale; nel primo caso la situazione soggettiva del privato č di diritto soggettivo e la controversia č della giurisdizione ordinaria, nel secondo di interesse legittimo č della giurisdizione amministrativa.

(massima n. 2)

Se viene impugnato un atto di rideterminazione dei canoni concessori occorre valutare se lo stesso sia per esercizio di attivitā vincolata ovvero per atto discrezionale; nel primo caso la situazione soggettiva del privato č di diritto soggettivo e la controversia č della giurisdizione ordinaria, nel secondo di interesse legittimo č della giurisdizione amministrativa. La rideterminazione dei canoni concessori ha natura vincolata qualora le condizioni e i presupposti fattuali per l'incremento sono stabiliti dalla legge, o da un atto di regolazione di carattere generale, cosė che la pubblica amministrazione concedente si limita, nel provvedimento rivolto al privato, ad una mera quantificazione delle somme previo accertamento tecnico dei presupposti fattuali economico-aziendali. Alcuni provvedimenti delle pubbliche amministrazioni relativi ai canoni concessori non si confrontano con situazioni giuridiche di diritto soggettivo ma di interesse legittimo; in questi casi competente a conoscere la controversia č il giudice amministrativo in sede di giurisdizione di legittimitā. Ciō accade, in particolare, quando l'atto concerne una nuova determinazione del canone concessorio rispetto a quello inizialmente stabilito nell'atto di concessione del bene pubblico. In applicazione dell'ordinario criterio di riparto, pertanto, nei giudizi nei quali č impugnato un atto di rideterminazione del canone concessorio, va sempre accertata la natura della situazione soggettiva del privato: se ha la consistenza dell'interesse legittimo, la giurisdizione appartiene al giudice amministrativo. Inoltre, per valutare la ricorrenza di un diritto soggetto o di un interesse legittimo, non rileva la prospettazione della situazione giuridica soggettiva fatta dalla parte che propone la domanda in giudizio, ma l'effettiva natura di siffatta situazione soggettiva ovvero la sua reale consistenza di diritto soggettivo o interesse legittimo, quale emerge dai fatti allegati che danno conto del rapporto giuridico dedotto in giudizio, il criterio di riparto della giurisdizione č, per questo, comunemente individuato nel c.d. petitum sostanziale e nel caso di esercizio di attivitā vincolata, si usa ravvisare una situazione di diritto soggettivo.

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