Corte di Giustizia dell'Unione Europea sentenza n. 425 del 22 ottobre 2015

(1 massima)

(massima n. 1)

La Corte di Giustizia ha esaminato il caso del mancato deposito, insieme all'offerta, dell'accettazione scritta degli impegni e delle dichiarazioni contenuti in un protocollo di legalità volto a contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici: secondo i giudici comunitari, la normativa degli Stati membri (nella specie, italiana) può introdurre norme che consentano a un'amministrazione aggiudicatrice di prevedere, in questo caso, che un candidato o un offerente sia escluso automaticamente da un appalto pubblico, dato che ciò non osta ai principi di parità di trattamento e di non discriminazione nonché all'obbligo di trasparenza che ne deriva. Laddove, però, tale protocollo preveda che debbano essere rese delle dichiarazioni secondo le quali il candidato o l'offerente non si trovi, ad esempio, in situazioni di controllo o di collegamento con altri candidati o offerenti (oppure, che non si sia accordato né si accorderà con altri partecipanti alla gara e non subappalterà lavorazioni di alcun tipo ad altre imprese partecipanti alla medesima procedura), la Corte è chiara nell'affermare che l'assenza di siffatte dichiarazioni non può comportare l'esclusione automatica del candidato o dell'offerente dalla procedura.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.